Giovedì 3/10: Corti e Angurie!
Giovedì 3 Ottobre
dalle 19.30: 🍉 punta creativa 🍉
dalle 21: proiezione di una selezione di corti dal Some Prefer Cake – festival di cinema lesbico.
No cena – Sì pop corn!
Vieni già mangiat o porta quello che vorresti mangiare (vegan)
A Ops! via Giannino Ancillotto 67, Roma.
Spazio aperto a donne, lesbiche, persone trans, non binarie e frocie
Domenica 19 Maggio h.18: Proiezione “Women in struggle”
Domenica 19 maggio alle h.18:
proiezione di Women in Struggle (2004-lingua originale con sottotitoli in italiano).
Uno spaccato della lotta armata palestine: le voci di alcune combattenti che raccontano la forza della restistenza e la violenza della repressione israeliana.
A seguire dibattito e aperitivo.
A OPS! – Via Giannino Ancillotto, 67.
Iniziativa aperta a donne, lesbiche, persone trans, non binarie e frocie.
riceviamo e diffondiamo: RISPONDIAMO ALL’ATTACCO ALLA COMUNITA’ TRANS E AI PERCORSI DI AFFERMAZIONE DI GENERE!
RISPONDIAMO ALL’ATTACCO ALLA COMUNITA’ TRANS E AI PERCORSI DI AFFERMAZIONE DI GENERE!
Compagnx, vi scriviamo come rete separata Campeggio Trans* per chiedere solidarietà sui fatti che hanno coinvolto il reparto incaricato dei percorsi di affermazione di genere dell’ospedale Careggi di Firenze e più ampiamente in riferimento agli attacchi che i percorsi di affermazione di genere stanno subendo in questo periodo storico in Europa e in Italia. Scriviamo questo testo anche con l’intento di fare chiarezza sui punti problematici e cercare di rispondere ai nodi sollevati, così da condividere saperi e pratiche trans* con percorsi che sentiamo affini.
A dicembre 2023 Gasparri, senatore di Forza Italia, ha depositato un’interrogazione parlamentare che attaccava la struttura medico-ospedaliera del Careggi di Firenze, una delle poche realtà in Italia che prende in carico persone trans* giovani e adolescenti. L’interrogazione – a cui hanno fatto seguito una violenta petizione della rete anti-abortista e anti-scelta denominata Pro Vita e diversi interventi pubblici da parte di Fratelli d’Italia e Forza Italia – aveva al centro le terapie ormonali e una presunta assenza di servizi psicologici e psichiatrici a supporto delle persone giovani e delle loro famiglie. A seguire è stata effettuata un’ispezione al Careggi, i cui esiti ufficiali confermano una volontà politica di attacco ai servizi, e una virata verso una sempre maggiore patologizzazione delle persone trans.
La retorica di protezione dell’infanzia non è nuova per le destra e le ultra-destre, con un linguaggio paternalista, patologizzante e infantilizzante. Il Careggi è probabilmente al centro dell’attacco – temiamo come primo tassello di un disegno più ampio – perché è forse il centro con un approccio più solidale e meno patologizzante ai percorsi di affermazione di genere. Questo si iscrive in un quadro più vasto che vede lo smantellamento dei servizi pubblici rispetto al diritto alla salute delle persone trans* da parte delle ultra-destre conservatrici in stretta alleanza con le TERF. Così è già avvenuto in UK, a cui stanno facendo seguito altri paesi.
Per chiarire le questioni in gioco, innanzitutto non vengono somministrati ormoni alle persone trans* giovani o adolescenti, ma nei casi in cui si ritiene necessario e su richiesta della stessa persona coinvolta, con un supporto psicologico e psichiatrico, vengono forniti i cosiddetti sospensori della pubertà. L’obiettivo dei farmaci sospensori non è una transizione precoce irreversibile, nè ovviamente la “castrazione chimica”- eterno incubo ricorrente della narrazione patriarcale – o un tentativo di influenzare le scelte delle giovani persone trans* o delle famiglie ma, invece, dar loro tempo per poter effettuare scelte più mature e ponderate in seguito, tra cui anche quella di non effettuare alcuna terapia ormonale. La somministrazione dei sospensori in adolescenza può consentire alle persone giovani di genere non conforme di evitare lo sviluppo di disturbi dell’ansia, depressione, stress, difficoltà psicologiche e pensieri suicidari. Immaginate le conseguenze di un attacco che mira alla chiusura dell’unico servizio in Italia che prende effettivamente in carico queste persone!
Dell’eventuale somministrazione dei sospensori della pubertà lx genitori (o tutorx) sono sempre informati, tramite consenso informato secondo le normative attuali inerenti ai soggetti minorenni (art. 3 della legge n. 219/2017). Questi farmaci sono prescritti come da Determina AIFA n. 21756/2019 del 25 febbraio 2019 (dopo parere favorevole del Comitato Nazionale di Bioetica in data 13 luglio 2018) solo dopo attenta valutazione professionale, con il contributo di una équipe multidisciplinare e specialistica, composta da neuropsichiatri dell’infanzia e dell’adolescenza, psicologi dell’età evolutiva, bioeticisti ed endocrinologici. Gli effetti dei sospensori della pubertà si interrompono quando si smette di assumerli e lo sviluppo puberale riprende organicamente. I sospensori della pubertà sono considerati sicuri dalla comunità scientifica internazionale.
Il farmaco di cui si parla così tanto, la triptorelina, è impiegato per modulare la produzione di ormoni sessuali endogeni (quelli prodotti dal corpo) in modo reversibile, sia nelle persone in pubertà che in quelle post-puberali. Appartiene ad una classe di farmaci chiamati GnRHa. Si tratta di farmaci off label, cioè di farmaci pensati inizialmente per essere utilizzati per altri scopi, come tanti altri usati nelle terapie ormonali per le persone T*. Si tratta di una condizione molto comune in una medicina che non è neutrale e non investe allo stesso modo in tutti i campi di ricerca e sviluppo. Confrontata con gli altri farmaci impiegati per la gestione degli ormoni sessuali endogeni, la triptorelina presenta un buon profilo di sicurezza. Purtroppo ad impiegarla sono pochissimi ambulatori e solo in casi eccezionali, con la conseguenza che molte persone trans* si trovano esposte a una più vasta gamma di potenziali effetti collaterali quando ad essa vengono preferiti – come è quasi sempre il caso nella popolazione trans* adulta – gli altri farmaci impiegati per la gestione del testosterone endogeno.
Il discorso si inserisce in un quadro più ampio di attacchi alla salute trans* anche rispetto a un altro farmaco per la terapia sostituitiva ormonale, il Sandrena, declassato recentemente con delibera AIFA da classe A a classe C e di fatto più che raddoppiando il suo costo per chi, per qualsiasi motivo, non è seguitx dagli ambulatori endocrinologici pubblici. Dal momento che Sandrena è uno dei farmaci estrogenici di più ampio uso nell’ambito dei percorsi ormonali di affermazione di genere delle persone transfem*, ci risulta difficile non leggerla come l’ennesima aggressione contro i già pochi diritti delle persone trans*.
In questo quadro rientra la polemica mediatica scatenatasi attorno al caso di Marco, il ragazzo trans rimasto incinto di cui hanno parlato i giornali a gennaio 2024. Marco ha scoperto della gravidanza durante gli esami di controllo per l’isterectomia: il dibattito che ne è seguito è stato violento e sopprimente dei diritti riproduttivi delle persone trans*. Nonostante non ci siano ricerche mediche in tal senso, le persone trans* possono riprodursi. Mentre per le donne cis la gravidanza viene di fatto obbligata ostacolando pratiche abortive, per le persone trans* l’interruzione di gravidanza viene data per scontata come unica opzione. Del resto, fino al 2015, in Italia la sterilizzazione era necessaria per accedere alla rettifica dei documenti anagrafici.
Un altro segnale molto allarmante arriva dall’apertura, all’interno dell’ospedale privato Gemelli di Roma, di un “Ambulatorio multidisciplinare per la disforia di genere”, operativo dal 14 marzo, e indirizzato principalmente alle persone minorenni che si stanno interrogando assieme alle loro famiglie. L’ambulatorio si occupa di “supporto” psicologico e psichiatrico, ma tutti gli elementi a nostra disposizione fanno ipotizzare trattarsi di vere e proprie “terapie riparative” per il ritorno all’auspicata “normalità” dei ruoli di genere. Gli esperti in questione sono infatti tutti professori dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, molti dei quali si sono già distinti pubblicamente per le loro dichiarazioni reazionarie: tra questi, Maria Luisa Di Pietro, incaricata di “Bioetica e Famiglia” nel Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, che nel 2017 in un incontro sulla teoria gender nella parrocchia San Tommaso Moro affermava che «è impossibile pensare di poter essere staccati dal proprio corpo» eppure «si fanno passare idee che mirano ad appiattire il pensiero e a spegnere le coscienze», e Federico Tonioni, che sostiene l’esistenza di differenze di genere identificabile tra menti maschili e femminili. Nella presentazione dell’ambulatorio sul sito del Gemelli, la disforia di genere viene paragonata ai disturbi dell’apprendimento e al fenomeno degli hikikomori e ricondotta a una conseguenza della pervasività di internet nella nostra era, con una prospettiva decisamente patologizzante.
Quest’epoca storica vede le persone trans* in Italia e nel mondo subire attacchi pervasivi e quotidiani, alimentati da una presenza sempre più frequente delle destre al governo, che trovano su questi temi alleanze con le forze cattoliche ultraconservatrici e una parte del femminismo radicale nella sua corrente TERF (Trans Exclusionary Radical Feminism): tutto questo si riversa su un piano mediatico di disinformazione e divulgazione transfobica. Il “terfismo”, che si propone come ideologia femminista contrapposta a transfemminismo e teorie queer, è essenzialmente una negazione del genere in quanto realtà separata dal sesso: per le terf, il binarismo è insito nella biologia, i ruoli di genere sono una realtà che emana dai cromosomi con cui nasciamo, e chiuque cerchi di porsi oltre e contro questo rigido schema essenzialista viene accusatx di essere un pericolo sociale, particolarmente nei confronti di donne e bambinx. Non è difficile capire quale terreno comune le TERF trovino con la destra reazionaria patriarcale. In queste ultime settimane stiamo assistendo a un susseguirsi di atti depositati alla Camera che attaccano il modello affermativo di genere italiano (che già viene applicato a discrezione), non soltanto da parte di partiti come Fratelli d’Italia o Forza Italia, ma anche da Europa Verdi e dal Partito Democratico. Il rischio concreto è che si retroceda ulteriormente su alcuni diritti minimi già acquisiti con un ritorno alla violenza coercitiva sulle persone trans* (sterilizzazione forzata, impossibilità di procurarsi i farmaci salvavita, difficoltà estreme di accesso al diritto alla salute e riproduttiva).
Per questo chiediamo alle persone singole e alle realtà collettive transfemministe e queer che identifichiamo come alleate di aiutarci a creare assieme una rete militante solidale attraverso diverse azioni possibili, tra cui:
– la condivisione del materiale informativo;
– la presa di parola a livello assembleare e pubblico (durante cortei e momenti di piazza così come in qualsiasi spazio di agibilità si reputi idoneo) su quello che sta succedendo;
– la comunicazione in strada attraverso attacchinaggi, stencil e qualsiasi altra forma si reputi affine alle proprie pratiche;
– la partecipazione attiva a momenti di mobilitazione su questioni trans* che verranno lanciati nei prossimi tempi.
In quanto individui e realtà collettiva trans* siamo disponibili a partecipare alle vostre assemblee per discutere di questi temi in maniera più approfondita laddove ne sentiate la necessità. Siamo presenti e attivx in varie città.
Vi ringraziamo per la lettura e la condivisione di questo documento.
Difendiamo l’autodeterminazione delle persone trans* giovani e adulte. Proteggiamo la salute trans*!
Rete Campeggia Trans*
Reference:
Journal Of Adolescent Health a dicembre 2023: https://www.sciencedirect.com/journal/journal-of-adolescent-health
Food and Drug Administration, AIFA: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2019/03/02/19A01426/SG
Stony Brook Children’s Hospital di New York
Statistiche sui motivi per cui si ritransiziona e/o si va stealth. Pressione sociale.
https://transequality.org/sites/default/files/docs/usts/USTS-Full-Report-Dec17.pdf
UK: https://www.euronews.com/2023/06/22/the-uk-is-moving-to-ban-conversion-therapy-where-in-europe-is-the-practice-still-legal
https://www.theguardian.com/society/2023/oct/03/trans-hospital-patients-in-england-to-be-banned-from-female–and-male-only-wards
Atto depositato alla Camera da Zanella (Europa Verde) cofirmato dal PD: https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=7/00198&ramo=CAMERA&leg=19
Atto depositato che fa seguito di Sinistra Italiana, Piccolotti: https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/02315&ramo=CAMERA&leg=19
inoltre riceviamo e diffondiamo:
18 MAGGIO 2024 Mobilitazione nazionale
14:30 PIAZZALE OSTIENSE – ROMA
Contro gli attacchi del governo all’infanzia trans, contro gli ambulatori di
terapie riparative camuffati da ambulatori multidisciplinari, contro il tentativo di ricacciarci nell’invisibilizzazione, contro ogni discriminazione,patologizzazione e psichiatrizzazione delle nostre vite.
Siamo persone trans, non binarie e intersex. Affermiamo il diritto all’autodeterminazione, all’accessibilità e al pieno riconoscimento dei nostri percorsi di affermazione di genere,
30 Aprile – 1 Maggio: 2° COMPLEANNO DI OPS!
30 aprile – 1 maggio 2024. Due anni di OPS occupazione femminista e transfemminista separata contro ogni gabbia e oppressione.
Ci sarà fermento my darling! Giochiamo corpi costruendo memoria di libertá. Libertá, burning, shining like the early summer sun on our skins che hanno voglia di stare all’aperto e sudare assieme facendo giochi non competitivi, liberando noi stess dalle prestazioni e performatività ma giocando con la voglia di sprigionare le nostre energie che esplodono, ruoli che si scambiano, risate di un ecosistema relazionale che si prende cura della libertá di divenire nello stare e brindare all’intorcolarsi delle nostre esistenze.
30 aprile 2024 – ore 22.00: Cabaret open-mic
PORTA IL TUO SCINTILLANTE DIS-AGIO
Sono anni che tieni nel cassetto il tuo incompreso talento?
Fai le prove davanti allo specchio con una spazzola come microfono?
Il mondo ciseteropatriarcale non ti lascia esprimere il tuo dissendo?
Il giardino di OPS è il luogo ideale per rivendicare lotte, desideri, soggettività, manualità, vulnerabilità.
Se vuoi partecipare a questa imperdibile occasione, manda una mail a opsfemminista[@]riseup.net con titolo e durata del pezzo.
Domenica 14: Laboratoria di rap transfemminista autogestita
OPS…UN CONCERTO!
Dopo giornate di lavoro, stucco e circuiti elettrici;
tra un benefit e un corteo
presentiamo:
OPS…UN CONCERTO!
*donne frocie e personeT alle musiche*
Line up
Hellsy | queer rap transfemminista
Nina | Experimental pop synth noise e altri giocattoli con Lud
A seguire Djset by Astroboy
Venerdì 12 aprile, start h22.00
Ops! Via Giannino Ancillotto, 67
Sala da T*
Nasce su Roma (ma in futuro chissà!) la Sala da T* un evento trans* separato (solo persone trans*) per conoscerci e condividere saperi e pratiche trans*: dalle iniezioni, passando per tagli di capelli, musichette, cibetti vegan fino all’autocoscienza.
In Sala da T* puoi farti fare le iniezioni, imparare a farle, prenderti cura di te con nuovi tagli di capelli e colori, rilassarti e fare chiacchiere, bere un buon tè e fare/ricevere massaggi. Porta la tua pratica T!
Passaparola, siamo felici se porterai con te amicizie trans*! Puoi venire da solx, perché non lo sarai. Sappiamo che può essere impegnativo, ma ci siamo noi con te.
Quando: 27 marzo dalle ore 18 Dove: Ops! Roma. Per maggiori info, iscriviti al canale Telegram di Dissidente.
ps: sfornare biscotti e focaccine è una cosa che prendiamo seriamente, se ti va facci sapere con una mail a collettivxdissidente@gmail.com se verrai, così calcoliamo quanta farina ci serve 🙂
info: lo spazio non è completamente accessibile, presenta una scaletta con gradini ripidi sia per accedere allo spazio, sia per andare in bagno. Il bagno non è molto grande e non è presente un corrimano. Il luogo è piuttosto confortevole, con uno spazio di decompressione dedicato, e le attività non presentano suoni forti e improvvisi, luci lampeggianti o altre problematicità. Vogliamo fare di meglio per la prossima volta. Noi siamo a disposizione per qualsiasi cosa, tra noi ci sono anche persone trans* disabili, se hai esigenze specifiche puoi scriverci in privato collettivxdissidente@gmail.com
CON LA RESISTENZA PALESTINESE – 8 MARZO 2024
SPAZIO SEPARATO NEL CORTEO DELL’8 MARZO Spazio separato di donne, lesbiche, bisessuali, persone trans, non binarie e queer. Se ti riconosci in una di queste soggettività sei benvenutx. No maschi cis.
Giovedì 15 Febbraio-Proiezione “Zanzibar”
15-FEBBRAIO-2024 ORE 19
Racconti e chiacchiere a partire dal documentario “Zanzibar” la storia di un BAR separatista luogo di lotta, pratiche confronto e divertimento negli anni ’70